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ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE

Ultimo aggiornamento : 25/04/2012Il sindaco Galdi depone una corona d'alloro al Monumento ai Caduti

 

Prima una Santa Messa officiata nella Concattedrale di Cava da don Rosario Sessa, cappellano del Palazzo di Città, a cui hanno partecipato il Sindaco Marco Galdi, amministratori comunali e i rappresentanti delle forze dell'ordine e militari, poi la deposizione della corona d'alloro al Monumento ai Caduti e l'omaggio del primo cittadino ai caduti di tutte le guerre. Questi i segni delle celebrazioni per l'Anniversario della Liberazione.

Il sindaco ha poi, con un breve discorso, sottolineato il valore della ricorrenza e la necessità di mettere da parte asti e distinguo che il passato ha lasciato in un momento di grande difficoltà per la Nazione con la necessità di una pacificazione reale, come ha ribadito il presidente della Repubblica Napolitano.

In riferimento, poi, a quanto accaduto questa mattina in Piazza Vittorio Veneto a Salerno, durante la cerimonia di commemorazione del 25 aprile, allorquando alcune persone hanno contestato, con fischi ed urla, l'assessore provinciale Antonio Fasolino, nel momento in cui  stava per iniziare il proprio intervento, il sindaco  Galdi, ha dichiarato:

"Apprendo con sorpresa delle contestazioni e del clima di intimidazione che si è registrato a Salerno durante l’intervento dell’assessore provinciale Antonio Fasolino. Il 25 aprile costituisce la preziosa occasione per fare memoria della ritrovata libertà del nostro Popolo. E la libertà si coniuga strettamente con il valore della democrazia e con quello del rispetto degli altri, anche se la pensano diversamente. Quindi, che non si consenta di parlare ad un rappresentante dell’istituzione, dimostra tutta la debolezza politica di chi ha compiuto questo atto antidemocratico. E se la ragione della protesta si ravvisa nel manifesto del Presidente della Provincia, On. le Edmondo Cirielli, devo dire che ne condivido profondamente le ragioni, specie allorché ripropone, virgolettandola, la lettura critica della Resistenza operata anche dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Non devono esistere più tabù: se il fascismo ha le sue gravissime responsabilità, non si possono né si devono tacere le responsabilità del comunismo".

 


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